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L’eccellenza riabbraccia un top player ritrovato

ASTARITA LA “COLONNA”DI PONTICELLI:”DURA NON GIOCARE”
Al Virtus Campania deve tanto, la fiducia di attenderlo la scorsa stagione per recuperarlo fisicamente e psicologicamente dopo 5 anni di stop forzato. Un curriculum di rilievo per un difensore leader del reparto arretrato. Salvatore Astarita capitano del Virtus Campania la “Colonna di Ercole” di 189 centimetri deve tanto all’attuale dirigenza per la fiducia riposta in lui in un periodo non facile della carriera. Una squalifica dura da scontare ed un marchio di dosso da cancellare. Allenamenti duri, silenzio e ritornare in carreggiata :questo il motto di un campione ritrovato che ha rifiutato proposte di quarta serie per mantenere la parola data in segno di ringraziamento ed amicizia . Parole forse rare nel calcio di oggi dove comanda il Dio denaro. Brava tutta la società del Virtus Campania nell’attenderlo e dargli tutto il tempo per un pronto recupero fisico e psicologico. Ha accettato la sfida Ponticelli da vincere a tutti i costi mettendo la sua esperienza al servizio dei presidenti Urbano e Todisco.
LA CARRIERA
Classe 1983, dopo aver svolto il settore giovanile con l’Inter disputa la prima stagione da professionista (C2) con la casacca del Giugliano, rimanendoci per due stagioni (2001-2002 e 2002-2003). L’anno dopo è in serie C1 con la maglia del Giulianova, dopo una piccola parentesi in Spagna con il Betis Siviglia B. Ritorna con il colori giallo-blu del Giugliano in C2, dove nell’annata 2004-2005 col mister Dellisanti. Nel 2007-2008 è a Sapri (Serie D), l’anno successivo ritorna in serie C1 con la maglia della Paganese. La stagione della consacrazione è quella 2010-2011: vince il campionato di Serie D con l’Ebolitana dove vi rimane per due anni. Successivamente veste le maglie di Casertana , Noto e Torrecuso . In estate il colpaccio dei direttori Aiello, Napolitano e Davino per un autentico top player ritrovato.
“Ai raggi x”: possente, sicuro dalla grande personalità nel rettangolo di gioco. Innata la sua voglia di vincere. Una torre in difesa, classico marcatore sul cecchino avversario per scontri stellari. Fuori dal campo gentilezza e grande educazione.
IL RISCATTO
“Questa col Virtus Campania è l’esperienza più importante capitata in 20 anni di calcio. Di persone così ne ho avute poche. Sono stato in tante piazze blasonate in C e D. Amici veri. Ti prendono dove sei fermo da anni e ti danno fiducia . Mi hanno visto crescere da piccolo, sanno chi sono. Nei momenti della carriera ci sono momenti bui e belli. Sapevano che mi dovevo rimettere in forma. Per me si chiama Virtus Campania:è come se fosse il Real Madrid. Certi gesti difficilmente si dimenticano “
L’AMARA VICENDA DELLA SQUALIFICA
“ Mi sono preso delle responsabilità più grandi di me, avevo vinto dei campionati. Non mi sentivo di fare il mezzo uomo con persone che ti volevano bene e te ne vogliono bene ancora. Ho preferito tacere, stare in silenzio prendendo fango addosso. Ho scontato tutti i 4 anni di squalifica senza mai buttare un secchio di m… addosso a qualcuno. Non rispondo a chi ha giudicato ma dico semplicemente che sono persone che non conoscono i fatti. Conoscendo bene le situazioni, potrebbero capire perché sono stato uomo ed in silenzio.
Non ne ho guadagnato niente da questa vicenda, solo tanto buio. Il valore umano per me è fondamentale. Ecco perché sono tornato a giocare. Anche nella tempesta ho nuotato a fatica. Sono uscito da questa situazione a testa alta. Nella maggior parte delle squadre in cui ho militato ho sempre fatto il capitano. Fatto il sondaggio nella squadra, sono stato votato come sempre dai miei amici come il loro leade, il capitano. Per il mercato avevo 3-4 possibilità di scelta, anche di categoria superiore. Ho scelto loro senza alcun dubbio. Ero stato chiamato da 3 club di D. Come si fa a rinunciare ad una chiamata da una piazza prestigiosa come Messina con un passato in A? Ho preferito come sempre il valore morale, umano di persone che mi hanno abbracciato in un momento particolare della mia vita”
IL GOAL SULL’ISOLA
12 Settembre 2020:una data da ricordare. Il ritorno al goal, all’esultanza , alla voglia di dimostrare di essere rientrato dalla porta principale. Real Forio-Virtus Campania 1-2 il finale col sigillo di Astarita dal dischetto al 95’:dal dischetto battuta precisa e spiazzato Lamarra “Potevano calciare gli attaccanti come avviene di solito. Partita delicata, stavamo soffrendo. Ho deciso come sempre di prendermi le responsabilità. E’facile nascondersi, gettare fango sulla persona. Ho chiesto di poterlo tirare io e far vincere la squadra con personalità..”
LA VOGLIA DI RIPARTIRE
“Mi auguro e spero di sì. Dopo 4 anni di inattività ritorno e viene il Covid. Sembra un maledetto incubo. Pensiamo sempre in positivo. Nella vita c’è sempre la pioggia ma dopo esce il sole . Vogliamo tornare a giocare “

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