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E’ CRISI IN CASA SAVOIA: STRADA IN SALITA PER IL NEO TECNICO CHIANESE

 

E’ ufficialmente crisi. Di risultati, di identità, di obiettivi che quasi certamente andranno rivisti anche per quest’anno. Il Savoia si è infilato in un tunnel attualmente senza luce, dovrà uscirne con le sue forze. Soprattutto con la testa. Che ora come ora non c’è e i motivi vanno ricercati in varie direzioni. Il derby contro il Nola doveva riservate la reazione tipica di una squadra a cui è cambiato il timoniere. Non solo la reazione non c’è stata, ma sono affiorate le paure, quelle che rendono complicate anche le cose più semplici. Il povero Mauro Chianese, chiamato a sostituire Aronica, in certi frangenti della gara contro i bianconeri di quella vecchia vol-pe di Rosario Campana, si soffermava a guardare gli uomini della panchina, ad allargare le braccia in segno di sconforto quasi non credendo ai suoi occhi. Al riguardo andrebbero fatte due considerazioni. Aronica non si è rivelata la scelta giusta in quanto scarso conoscitore del campionato di serie D. In verità l’ex difensore del Napoli era stato individuato dalla società in funzione dell’atteso ripescaggio in serie C e di un progetto teso alla valorizzazione dei giovani, ma gli effetti della sua inesperienza si sono visti tutti. Seconda con-siderazione: chi si aspettava la classica reazione, il cambio di rotta dopo la sostituzione del tecnico, è rimasto deluso. Appena due giorni di contatto con la squadra non potevano generare miracoli. Il Savoia si è dimostrato prigioniero delle sue paure, nevrotico e arruffone e per liberarlo dalle catene psicologiche si temono drastici provvedimenti da parte del-la società. Dalla bocca del dg Rais è già partito l’ultimatum ai giocatori. Avranno due settimane di tempo per memo-rizzare le teorie del nuovo allenatore e ritornare a marciare. È previsto, infatti, uno stop forzato causa Covid per le gare contro Nuova Florida e Monterosi.

di Vincenzo Pinto

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