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Il beato Carlo Acutis patrono della Serie C

Il beato Carlo Acutis patrono della Serie C, dei giovani calciatori e delle giovani calciatrici: questo il sogno della Lega Pro, che si è fatta promotrice dell’iniziativa coinvolgendo i 59 club ed i tifosi.
Carlo Acutis, nato il 3 maggio 1991, morto a soli 15 anni per una leucemia fulminante e proclamato beato lo scorso 10 ottobre, era un ragazzo comune come tanti della sua età, appassionato di calcio e di internet, che usava per portare agli altri il suo amore per Gesù. Allegro, sorridente, dedito ai più bisognosi, è stato già in vita un fulgido esempio da seguire per i più giovani e non. Da qui l’idea del presidente Ghirelli di proporlo come patrono della Lega Pro.
Così, dopo l’iter canonico presentato alla Conferenza Episcopale Italiana nella persona del cardinale Gualtiero Bassetti, suo presidente, e l’incontro telematico con la signora Antonia Salzano, madre del beato Carlo, la Lega ha dato il via ad una raccolta di firme e a diverse manifestazioni per portare avanti questo percorso.
Alla call conference del 9 febbraio convocata tra i presidenti della Serie C per presentare il progetto, è seguita, la settimana scorsa, la nota ufficiale della Lega per mettere tutti a corrente dell’iniziativa: “Ho manifestato a papa Francesco – ha dichiarato Ghirelli – il desiderio più vero e profondo che il beato Carlo Acutis possa divenire patrono dei nostri giovani calciatori e calciatrici. Più di ogni altro, lui parla ai ragazzi e alle ragazze della nostra epoca, parla alla generazione di internet con il loro linguaggio, parla a coloro che stanno crescendo e coltivando passioni, a coloro che, come lui, amano lo sport ed il pallone. In un momento difficile come quello attuale, sarebbe un dono per i giovani avere a riferimento una figura come quella di Carlo”.
Antonella Scippa

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