Alfonso Mazzamauro non ci sta e non intende mollare. Il presidente del Savoia lancia il guanto di sfida alle attuali battistrada del girone e annuncia una rivoluzione tecnica e societaria che la dice lunga sulle ambizioni mai sopite del numero uno del Savoia. I risultati deludenti delle ultime quattro partite, i mormorii dei tifosi sui social e il distacco piuttosto preoccupante dalla vetta del girone G (meno 9 dalla capolista Monterosi)gli hanno messo una comprensibile frenesia addosso. Con l’inizio del 2021 Mazzamauro ha deciso di rivoltare la squadra come un calzino, tagliare i rami secchi e regalare al tecnico Salvatore Aronica una squadra più forte e in grado di annullare il gap con le fuggitive Latina e Monterosi. Cambia aria chi non ha reso secondo le aspettative. Non indolore l’addio ad Angelo Scalzone, il bomber amato dai tifosi, ma in aperto contrasto con l’allenatore, e passato con la morte nel cuore alla Puteolana. In partenza anche Matteo Langella, il giovane prodotto locale che non ha mai trovato spazio nella squadra della sua città e che si accaserà al Sorrento. Arriveranno in cinque, due under da sistemare sulle corsie laterali, un play di centrocampo e un paio di attaccanti. Tutti – ha rimarcato Mazzamauro ai colleghi di SoloSavoia It – in grado di assicurare il salto di qualità.
Novità in arrivo anche nell’area tecnica, con Marco Ferrante destinato a ricoprire il ruolo di direttore tecnico e stretto collaboratore di Aronica (che non avrà più nel suo staff il vice Rosario Compagno). L’ex attaccante del Torino, reduce dall’esperienza al FC Messina, non provocherà. scossoni in sala di regia, dove rimarranno ben saldi al loro posto il dg Rais e il ds Musa. Insomma, un vero e proprio terremoto quello in atto a Torre Annunziata, se si considera anche l’avvenuta revoca dell’incarico di responsabile della Comunicazione a Francesca Flavio che, tuttavia, resta punto di riferimento nel settore marketing. Domani, intanto, si ritorna in campo, i bianchi attesi nel turno infrasettimanale dell’Epifania dal derby in trasferta con il Giugliano dell’ex Roberto Carannante. Se sotto l’albero di Natale il Savoia ha trovato solo carboni neri, la speranza è che nella gerla della Befana ci saranno tre punti per ritrovare l’entusiasmo e riprendere la corsa.
Vincenzo Pinto