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SAVOIA-OPLONTINI IN GRANDE ASCESA

Quel terzo posto in classifica, frutto dei due successi consecutivi contro Giugliano e Latte Dolce, fotografa il campionato del Savoia sotto una doppia lente. La vetta della classifica è lontana appena sei lunghezze, ovvero l’equivalente di poco più di 180 minuti. Ad occuparla è quel Monterosi, i cui meccanismi di rendimento appaiono oleati al posto giusto, si da consentire alla compagine viterbese di tenere il paio con il Latina proprio come accadde la stagione scorsa, allorquando il Monterosi cedette solo nel finale al Grosseto che poi volò in serie C.
La seconda considerazione suggerisce una visione leggermente più pessimistica in ottica primato, che apparentemente potrebbe essere un discorso riservato alle prime due della classe, Monterosi e Latina, peraltro già incrociate dai bianchi ed entrambe vittoriose negli scontri diretti.
Ma ciò che conforta e suffraga le ambizioni del Savoia è la forza di spinta del presidente. Mazzamauro è un inguaribile ottimista e nel calcio fa bene esserlo. Il patron concorda sul fatto che il Savoia targato Aronica ha qualcosa in meno sul piano estetico rispetto al manipolo coraggioso di Carmine Parlato che l’anno scorso tenne testa al Palermo finché non subentrò la pandemia a rompere le uova nel paniere a Poziello e soci. Ma questo Savoia ha quella che Aronica definisce un’arma in più, ossia la capacità di soffrire dei suoi. Contro i sardi di Udassi, domenica, è stata ammirevole la capacità di interpretare al meglio una delle tre fasi previste nel corso di una partita: quella del sacrificio.
E se fosse proprio questa caratteristica , quella appunto di saper soffrire, ad accompagnare il Savoia nelle restanti 23 partite? Abituiamoci, dunque, a mettere da parte stile ed eleganza e accontentiamoci di un gruppo compatto che bada al sodo, quindi al risultato. Solo così continueranno a venir fuori liete sorprese come i portentosi under Russo e Correnti, come il ritrovato Melillo, il sempre generoso capitan Poziello. Sempre in attesa che il puzzle si completi con l’arrivo, promesso dal presidente e caldeggiato da Aronica, di un centrocampista e un difensore per rinvigorire e aumentare il tasso di qualità del Savoia.
Vincenzo Pinto.
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