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Mister “Luigi Sanchez” si racconta…

Nell’attesa, ma soprattutto la speranza, che il calcio giocato dilettante possa finalmente tornare in campo, ritornare a raccontare le gesta tecniche, i gol dei calciatori, le strategie degli allenatori, i colori dei tifosi con sciarpe, vessilli e bandiere, ci concentriamo dando voce ai tanti protagonisti del calcio e non solo, costretti loro malgrado non poter svolgere e dare sfogo alla passione più bella, lo sport. In questi giorni abbiamo ascoltato mister “Luigi Sanchez” ora in carica in qualità di allenatore presso l’U.S. Mariglianese società calcististica impegnata nel massimo campionato regionale girone B. Come una sorte di biografia personale, a mister Sanchez abbiamo chiesto di raccontarsi, inoltre, la sua personalissima opinione su questa maledetta pandemia che sta, flagellano il mondo intero “Ho incominciato ad allenare circa dodici anni fa in terza categoria a Casavatore e mi son fatto un po’ di trafila fino alla prima categoria. Ho allenato una bellissima squadretta a Frattamaggiore “Atletico Frattese” con l’amico presidente Del Prete per un paio di anni sempre in “seconda categoria” dove abbiamo vinto un campionato. L’anno successivo sono ritornato a Casavatore vincendo un altro splendido campionato. In seguito tre anni a Villa Literno togliendoci con la società e tifoseria, tante soddisfazioni. Conservo gli anni belli con il Rione Terra e Albanova, con la squadra e società casertana persa una semifinale play off di promozione pareggiando 4-4 (ndr contro il Cicciano). Bellissima vittoria con il Rinascita Vico in promozione. Parentesi nera purtroppo nel ritorno a Villa Literno quello probabilmente è stato il momento più delicato della mia vita non solo calcistica. Reduce da problemi personali di salute quel periodo storico fu per me davvero durissimo da superare, il quale, si ripercosse anche sul cattivo andamento in campionato. Non riuscì a dare il meglio di me stesso. Grande ricordo con L’Edilmer Cardito società immensa con calciatori fantastici. L’anno scorso sempre con il grandissimo presidente Ciccone abbiamo sfiorato la vittoria a Palma Campania, campionato terminato con cinque giornate di anticipo causa l’emergenza sanitaria. Quest’anno ho incontrato una società eccezionale, l’U.S. Marglianese con un ottimo presidente Antonio Abate. La Mariglianese mi ha messo nelle migliori condizioni per allenare, spero solo di poter ricambiare tutti i sacrifici che la società sta sostenendo. Mi auguro che si ritorni a giocare in tutti i campionati dilettanti. Dobbiamo ritornare alla vita normale questo covid sta facendo una strage soprattutto sotto l’aspetto psicologico. Idee per il futuro non ne ho dovremmo avere delle menti geniali che dovrebbero pensare per noi, ma fino ad ora non ho visto grandi risultati. Ho come l’impressione che le brave persone ed oneste non siano gradite. Avevamo un Ministro dello sport (ndr Vincenzo Spadafora) un nostro conterraneo, che si è battuto per noi per poi essere sollevato dall’incarico. Misteri della vita. Il nostro è un paese strano, mettiamo la scuola al primo posto nelle riaperture e non capisco perché non vacciniamo i giovani. Se vaccinassimo gli alunni, di conseguenza, calerebbero i contagi soprattutto nei nuclei familiari. Questa ovviamente è solo la mia opinione. Auguro a tutto il mondo di svegliarci quanto prima possibile da quest’incubo terrificante”.
Molaro Gaetano

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