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IL SAVOIA RIALZA LA TESTA

Potevano esserci tutte le condizioni per assistere a un nuovo flop casalingo dopo quello registrato col Cassino, la settimana prima. Identica l’emergenza di uomini che da oltre un mese sta caratterizzando la marcia del Savoia. Una squadra, per così dire acefala, priva cioè dei necessari terminali in prima linea che, dopo gli infortuni di Depetris e Scalzone, stanno rendendo quanto mai problematico lo sbocco a rete. Ed il match di ieri contro il Formia di Sasà Amato sembrava avviarsi sin dalle prime battute sui binari delle ultime prestazioni. Se è vero che Giovanni Ferraro era riuscito a recuperare il puntero argentino Depetris (peraltro apparso ben lontano dalla forma migliore dopo la lunga assenza per infortunio), tuttavia l’avversario tosto e smaliziato come quello laziale per lunghi tratti metteva in evidenza i riconosciuti limiti realizzativi dei torresi. Fagocitati nelle fitte maglie difensive del Formia, sembravano esserci le premesse di un nuovo pomeriggio di astinenza dal gol. Il solo Caso Naturale a dannarsi l’anima nel tentativo di coronare al meglio qualche iniziativa personale in area avversaria. Fortuna che allo scadere, il destro dalla bandierina di Sorrentino non trovava impreparato De Rosa, lesto a fare crollare il muro biancoceleste e a regalare tre punti preziosi ai suoi.
A 360 minuti dalla fine della stagione regolare, finanche migliorata la posizione playoff con Poziello e soci che scavalcano la Nocerina fermata sul pari ad Arzachena e si insediano in quarta posizione. Insomma, l’obiettivo stagionale resta alla portata e col recupero di qualche pedina importante (vedi Kieremateng che domenica sarà di nuovo disponibile dopo la riduzione della squalifica da tre a due giornate)non sarà difficile dare un senso alla stagione della delusione.
Vincenzo Pinto
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